25 luglio 2018
Viva Valle d’Aosta unica per natura desidera condividere e divulgare la comunicazione, del Parco Nazionale del Gran Paradiso, riguardante l’accesso dei cani domestici nell’area protetta. Il tema è delicato poiché non sempre si è informati adeguatamente sui regolamenti vigenti e spesso non se ne comprendono i motivi.
Ecco cosa ci spiega il Parco:
I cani non possono circolare liberamente per il Parco, perché potrebbero incontrare la fauna selvatica che, anche se non direttamente attaccata dall’animale, può subire un forte stress. La ragione principale di questo limite è che i cani sono vettori di molte pericolose patologie per la fauna selvatica, alcune di queste sono anche “zoonosi”, cioè malattie che possono passare dall’animale all’Uomo. Il bersaglio più debole di queste infezioni, per lo più di origine infettiva-virale, sono i carnivori selvatici, dai Mustelidi ai Canidi. Questo vuol dire che un semplice cane domestico può essere veicolo di malattie che possono provocare gravi mortalità in tassi, ermellini, faine, volpi e anche lupi; e questo accade anche se i cani sono vaccinati. La più pericolosa di questa malattie, il cimurro, è addirittura causa di estinzione locale di alcune specie di carnivori protetti in molte aree del mondo. Sui sentieri potrete incontrare i cani da pastore e i cani utilizzati per pubblico servizio, soccorso e sorveglianza. I cani delle Guardie del Parco, che aiutano il personale di Sorveglianza nei propri compiti, sono addestrati al fine di evitare disturbi o danni alla fauna selvatica e pericoli alle persone; sono inoltre sottoposti a controllo sanitario per escludere la trasmissione di patologie. Diversi guardaparco, inoltre, con i loro cani hanno conseguito brevetti specializzandosi in attività quali la ricerca in superficie in caso di valanga, l’obedience e la ricerca di fauna ferita.
I cani possono essere condotti, sempre al guinzaglio, solo nelle aree di fondovalle e, dal 15 luglio al 31 agosto, lungo alcuni sentieri stabiliti in base al Regolamento del Parco:
IN VALSAVARENCHE
• da Pont Valsavarenche alla Croix de la Rolley
fino al Rifugio Chivasso;
• da Pont Valsavarenche al Rifugio Vittorio
Emanuele;
• dall’alpeggio Terré al Rifugio Chabod;
• Payel - Vers-le-Bois;
IN VALLE DI RHÊMES
Comune di Rhêmes-Saint-Georges
• Strada interpoderale Coveyrand-Verrogne-Champromenty;
• Strada interpoderale Coveyrand-Traversa-Champromenty;
A COGNE
• da Valnontey al Rifugio Sella,
• dal ponte di Fietselin al Ponte Erfaulet,
• sentiero natura di Montseuc;
IN VALLE SOANA
Comune di Valprato Soana
• da Piamprato a Vandiliana;
• Strada dell’Azaria (compreso l’anello dell’itinerario
turistico sportivo) fino a Barmaion;
Comune di Ronco Canavese
• da Molino di Forzo e Tressi a Boschietto e
Boschiettiera;
• da Ronco Canavese a Nivolastro, Andorina,
Valprato capoluogo;
IN VALLE ORCO
Comune di Locana
• dalla Diga Teleccio al Rifugio Pontese,
• da Fey a Sant’Anna – Meinardi;
Comune di Ceresole Reale
• Strada Carro - Vaccheria – Cernera;
• Strada SP460 dalla località Serrù al Colle del
Nivolet;
• Alpe Renarda - Rifugio Chivasso - Colle del
Nivolet (per mulattiera militare).