VIVA e l'accessibilità

Il sogno è sogno perché non è accessibile, ma cercare di realizzarlo può essere una meta. In questo senso lo sport è una metafora importante. Tutti forse vorremmo essere campioni almeno per una volta. Difficilmente tutti gli sportivi dello sci, ad esempio, possono essere campioni di discesa libera, infatti, le discipline sportive si sono diversificate scoprendo che le molte abilità corrispondevano a target di sportivi diversi.

VIVA rende visibile ciò che era evidente: possiamo essere tutti campioni, almeno una volta, con qualche regola. La più importante è legata all'apprendimento: una meta è meta perchéè un percorso. Meta ricorda metà, un punto di passaggio. E se impariamo tutti ci possiamo arrivare e diventare campioni gareggiando con i nostri pari.

Accessibilitàè ciò che permette di arrivare. La natura deve essere accessibile, in maniera diversa, a tutti. Viva fornisce le informazioni perché ognuno possa decidere in autonomia e raggiungere la propria meta.

Accessibilitàè un paradigma di fruizione. E VIVA ne è lo strumento attraverso la partecipazione.

Il nostro viaggio si fonda sull'esperienza, a patto di viverla. L'immaginazione è un motore potente. Ricordiamo i grandi viaggiatori dell'Ottocento, come Charles Darwin, e il racconto delle loro esperienze di viaggio. Senza l'immaginazione non saremmo scesi sul nostro satellite. Ma neppure avremmo scalato le montagne. Ciò che è sconosciuto incute timore e fascino. Ma è l'immaginazione che ci spinge a delineare il percorso per conoscerlo.

VIVA rispetta la visione e la scoperta di ciascuno. L'emozione è tale perchéè individuale, ma se è condivisa si arricchisce dell'emozione dell'altro.



Come VIVA ha interpretato il tema dell'accessibilità
Elementi fisici, quali l'orografia del territorio e la posizione delle aree in alta quota, limitano la fruizione ai diversamente abili. VIVA ha scelto, quindi, di assicurare l'“accessibilità delle informazioni”, fornire cioè a chiunque, giovane, adulto, anziano o diversamente abile, tutte le informazioni sui siti in modo da rendere assolutamente autonomo il visitatore che, sulla base delle proprie abilità, potrà decidere autonomamente dove andare e in che modo fare l'eventuale visita.

Con l'aiuto del Servizio Disabili dell'Assessorato regionale alla Sanità, è stata quindi definita una “Codifica dell'accessibilità”, costituita da 11 indicatori cui viene attribuito un punteggio compreso tra 0 e 3. Questi gli indicatori:
1. Informazioni per raggiungere la località
2. Accessibilità semplice e agevole dalle arterie principali
3. Presenza di parcheggi (con posti auto riservati ai disabili, almeno 1 ogni 50 o frazioni di 50)
4. Presenza di servizi igienici accessibili
5. Cartellonistica contenente informazioni sul percorso (soggetti , ambientali …)
6. Pendenze massime pari all'8% (consigliato non superiore al 5%)
7. Indicazioni sulla larghezza del percorso (min. 90 cm, preferibile 150 cm)
8. Fondo stradale idoneo per percorribilità mezzi dotati di ruote (anti sdrucciolevole)
9. Presenza di aree sosta per percorsi lunghi e aree per l'inversione di marcia (ogni 10 m circa)
10. Messa in sicurezza del percorso
11. Manutenzione periodica per mantenimento del percorso

Questa matrice è stata applicata a tutti gli oltre trenta siti che costruiscono la rete dell'offerta turistica naturalistica regionale.